Riceviamo e pubblichiamo le parole di Matteo e Aurora, due studenti della 4A che il 31 gennaio hanno vissuto in diretta l’emozione del loro “primo show cooking” durante la 1021° Fiera di Sant’Orso.

Ecco le parole di Matteo Cignetti:

Lo show cooking è emozione. Ed in questo momento abbiamo tutti bisogno di emozionarci. Provare di nuovo dopo mesi quell’adrenalina, come nei secondi prima del servizio, è stata pura magia. Perché ci si innamora di questo lavoro ed è una relazione che ti porta a fare tante esperienze, scoprire altri mondi e realizzare i tuoi sogni.

Non avrei mai pensato a diciotto anni di avere queste possibilità e per questo ringrazio il mio insegnante e il responsabile del compartimento giovani che ci hanno supportato e incoraggiato. E ringrazio anche Aurora perché da solo non penso avrei creduto così tanto in questa esperienza. C’è un qualcosa dietro il lavorare insieme con un obiettivo comune, mettendoci l’anima e il cuore, che è inspiegabile. Ti aiuta a definire ancora meglio quale sarà il tuo percorso nella vita. Poi ammettiamo, stare davanti ad una telecamera non è facile, ma se si è in due lo è un po’ di più!

Ecco le parole di Aurora:

Sarò sincera: non avrei mai pensato di partecipare ad un evento del genere, sono sempre molto estroversa ma a volte una vocina dentro di me mi frena facendo emergere tutte le mie insicurezze.

La Federcuochi, il responsabile del compartimento giovani, il mio insegnante e in primis Matteo  mi hanno convinto e spronato a partecipare e per ciò devo  ringraziarli. Mi sarei persa una bellissima esperienza che mi ha reso più sicura delle mie capacità e mi ha fatto vedere una diversa prospettiva della cucina. Abbiamo passato settimane a prepararci: cucinando tutti i week end, sbagliando e riprovando ancora e intere serate in videochiamata.

Quella mattinata ero molto preoccupata e mi chiedevo: se qualcosa va storto? Se non mi ricordo un passaggio? Se mi dimentico una parola?

I se erano molti, ma appena la diretta è iniziata ogni “se” è svanito e sembrava tutto così naturale…per un attimo sono ritornata nella piccola cucina dove sperimentavamo, con l’unica differenza di un archetto e una mascherina in più.

Una volta completato il dolce ho alzato gli occhi e ho visto il mio insegnante e Danilo che ci facevano un ok con la mano, e ho potuto intravedere dai loro occhi un sorriso  da “bravi ragazzi, ce l’avete fatta”.

È stato bello, molto bello”! Questo dev’essere per me e per tutti un promemoria: uscire dalla propria “comfort zone” può solo farti crescere, non ci sono controindicazioni!

E’ una grande emozione per tutti noi – afferma il prof. Masullo – perché abbiamo lanciato un chiaro messaggio di speranza e vitalità in un momento particolarmente buio per la nostra professione. Lo stesso messaggio è stato lanciato ai giovani studenti, che devono sentirsi parte integrante di un percorso di crescita in cui sicuramente la scuola ha una parte predominante.

Anche il responsabile giovani Danilo Salerno, che ha seguito Matteo e Aurora nelle fasi di preparazione, si presenta molto emozionato ma anche soddisfatto nel vederli in azione. Sono veramente due studenti modello – afferma Danilo – hanno progettato il piatto in autonomia e, senza timore, lo hanno proposto ad una platea virtuale. Complimenti vivissimi, e mi preme lanciare un invito anche a tutti gli altri studenti affinché possano seguire il loro esempio.

 

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